Azione collettiva risarcitoria per le imprese che hanno acquistato autocarri dal 1997 al 2011

ANITA, insieme ad altre Associazioni di categoria, ha avviato un’azione collettiva risarcitoria, conseguente ad un cartello tra ditte produttrici per il prezzo di vendita di autocarri di massa pari o superiore a 6 tonnellate. Le imprese che hanno acquistato (o avuto in leasing) autocarri di massa pari o superiore a 6 t nel periodo gennaio 1997-gennaio 2011 possono partecipare in forma volontaria all’azione.

Suggerimento n. 285/73 del 3 giugno 2019


Nel 2016 la Commissione Europea ha condannato le industrie automobilistiche Volvo/Renault, Man, Daimler/Mercedes, Iveco, DAF e Scania, per la creazione di un cartello per il prezzo di vendita di veicoli di massa pari o superiore alle 6 tonnellate e ha sancito il diritto per le imprese acquirenti, autotrasportatori in conto terzi e in conto proprio, al risarcimento del sovrapprezzo (per approfondimenti si rimanda al comunicato stampa della Commissione Europea ai link seguenti http://europa.eu/rapid/press-release_IP-16-2582_it.htm e http://europa.eu/rapid/press-release_IP-17-3502_en.htm).

Le società di autotrasporto e le imprese che hanno acquistato (o avuto in leasing), dalle ditte costruttrici sopra coinvolte, i propri autocarri da almeno 6 tonnellate di massa complessiva a pieno carico, nel periodo da gennaio 1997 a gennaio 2011, hanno potenzialmente diritto al risarcimento e al recupero del sovrapprezzo pagato.

ANITA (Associazione delle imprese di trasporto merci, aderente a Confindustria), insieme alle altre Associazioni di categoria, ha dato notizia dell’avvio di un’azione collettiva risarcitoria, mettendo a disposizione degli interessati la piattaforma on-line seguente:

https://www.trucks-cartel.com/it

in cui le imprese possono caricare direttamente i propri dati e i documenti a supporto del proprio diritto risarcitorio (ricevute e altri dati relativi all’acquisto/locazione e documenti per l’identificazione degli autocarri idonei e delle loro caratteristiche di base).

Consigliamo alle imprese interessate di provvedere al caricamento dati entro la fine di giugno.

Nella piattaforma on-line sono disponibili tutte le informazioni necessarie per valutare l’adesione all’azione risarcitoria, inclusa la sezione “Domande e Risposte”.

L’azione non comporta nessuna spesa legale per gli associati delle Associazioni italiane, e verrà fatta in nome e per conto degli stessi da una Fondazione appositamente costituita da Omni Bridgeway, il più antico litigation fund internazionale, che sosterrà tutte le spese legali e gestirà direttamente l’azione, sollevando gli autotrasportatori aderenti dai rispettivi oneri.

Il compenso per l’operato della Fondazione sarà trattenuto, solo in caso di successo, dall’importo riconosciuto all’azienda (l’azienda lesa riceverà il 72,5% dei fondi ricevuti, al netto delle spese legali).

La Fondazione sarà assistita dallo studio legale Loyens & Loeff, uno dei primari studi legali internazionali per azioni di risarcimento del danno da cartello e supportata da un team di economisti di CEG, società di consulenza internazionale, che valuterà il danno incorso.

Lo studio legale Osborne & Clarke Italia assisterà le Associazioni italiane e Omni Bridgeway negli aspetti di diritto italiano.

Alla sezione riservata si accede solo tramite inserimento di un codice di accesso che, per le imprese del sistema ANCE, verrà fornito da ANITA tramite contatto alla seguente e-mail: cartello@anita.it.

Nel testo dell’email sarà necessario specificare la propria adesione al sistema associativo, ossia socio di ANCE Milano Monza Lodi – Associazione a sua volta associata a Confindustria Milano Monza e Lodi. Si chiede che l’email venga trasmessa in copia conoscenza al seguente indirizzo assimpredil@assimpredilance.it.

Assimpredil Ance resta comunque a disposizione dei propri associati per verificare le condizioni che saranno proposte all’atto del conferimento dell’incarico.


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