Intervista Anne Shari Napoli, Presidente Gruppo Giovani Imprenditori Milano
1. Dott.ssa Napoli, innanzitutto congratulazioni per l’elezione a Presidente del Gruppo Giovani Imprenditori. Cosa l’ha spinta a mettersi in gioco e a candidarsi?
La mia candidatura nasce dal desiderio e dalla volontà di contribuire a dare un nuovo rilancio al settore delle costruzioni, superando l’idea, ormai datata, che lo riduce al solo concetto di “cementificatore”. Oggi il mondo dell’edilizia è molto più ampio e articolato: la nuova squadra di Presidenza ne è la dimostrazione, con realtà eterogenee che spaziano dagli impiantisti, alle imprese di ristrutturazione, dagli sviluppatori fino alle aziende di restauro — ambito che io stessa rappresento.
È stata una scelta dettata dal senso di responsabilità verso un settore che sento profondamente mio e dalla convinzione che il rinnovamento passi attraverso la collaborazione, l’ascolto e la condivisione di esperienze. Credo che oggi servano visione, passione e concretezza per guidare un cambiamento che valorizzi il ruolo dei giovani imprenditori nella costruzione del futuro delle nostre città.
2. Quali sono le idee e i progetti che ha in mente di portare durante questo suo mandato?
Il mio obiettivo è rafforzare la presenza e l’identità del Gruppo Giovani come motore di innovazione e di contaminazione positiva non solo all’interno di ANCE, ma anche nel nostro territorio e verso le nuove generazioni. Intendo promuovere percorsi formativi, interni ed esterni, e creare occasioni di confronto sui temi del valore sociale dell’impresa, dell’innovazione e della cultura d’impresa seria, affidabile e radicata nella tradizione.
Credo molto nella collaborazione con enti di formazione, istituzioni e altri settori produttivi, perché solo attraverso un dialogo aperto e multidisciplinare possiamo costruire un futuro realmente sostenibile. La nostra generazione deve essere protagonista di un nuovo modo di fare impresa: più consapevole, trasparente e orientata alla qualità.
3. Al momento, c’è grande necessità di riavvicinare i giovani al settore delle costruzioni. Quale pensa sia un modo per accendere l’interesse delle nuove generazioni verso il mondo edile?
Serve un cambio di narrazione. Il nostro settore non è solo “cantieri e cemento”, ma innovazione, tecnologia, sostenibilità e cultura del costruire. Dobbiamo raccontare l’edilizia come un ambito in cui si intrecciano competenze tecniche, creatività e responsabilità sociale.
È fondamentale avvicinare i giovani attraverso percorsi di orientamento più dinamici, esperienziali e connessi alla realtà delle imprese, per mostrare che costruire significa anche dare forma al futuro e prendersi cura del patrimonio che ci rappresenta.
Particolare attenzione va riservata agli enti formatori, con i quali noi, come Gruppo Giovani, possiamo collaborare portando le nostre testimonianze e la nostra passione per questo straordinario settore. È importante trasmettere che c’è spazio per tutti: qualunque sia il percorso scolastico o universitario, esistono molteplici opportunità professionali nel mondo delle costruzioni, che è oggi uno dei settori più vivi, trasversali e aperti all’innovazione.
4. Raccoglie l’eredità di Silvia Ricci, Vicepresidente di ANCE. C’è qualche insegnamento che trae dal suo quadriennio alla guida dei Giovani Imprenditori?
Sì, porto con me l’esempio di una guida capace di unire competenza, determinazione e sensibilità. Silvia Ricci ha saputo valorizzare il ruolo dei Giovani Imprenditori all’interno del sistema ANCE, sia a livello locale che nazionale, costruendo un dialogo costruttivo, inclusivo e sempre orientato alla crescita collettiva.
Da lei ho imparato che la leadership non è mai individuale, ma nasce dal confronto, dall’ascolto e dalla partecipazione. Il mio impegno sarà quello di proseguire su questa strada, con lo sguardo rivolto al futuro e alle nuove sfide del nostro comparto.
Le devo molto, come devo molto al sistema ANCE che ci forma e ci sostiene: spero che i suoi insegnamenti e la sua passione possano continuare a essere per me un faro, capace di indicare la direzione giusta nei momenti decisivi.