NOTA DI AGGIORNAMENTO SULLA CONGIUNTURA - DICEMBRE 2024
L’economia italiana è in rallentamento.
Secondo i Conti Economici trimestrali dell’Istat il Pil, nel terzo trimestre del 2024, è rimasto stazionario rispetto al trimestre precedente in termini reali (0,0%) ed è cresciuto del +0,4% rispetto al terzo trimestre del 2023.
La crescita nulla in Italia nel terzo trimestre dell’anno in corso in termini congiunturali è risultata più bassa di quanto registrato nei paesi dell’area euro (+0,4%) e in Francia (+0,4%) ed in Germania (+0,1%), caratterizzata da una stagnazione dell’economia.
La variazione acquisita del Pil per il 2024 in Italia è pari a +0,5%, ben lontana dalle previsioni indicate dal Governo e dalla stessa Istat a giugno 2024 (+1%).
La variazione congiunturale stazionaria del Pil nel terzo trimestre 2024 deriva da una crescita dei consumi finali nazionali (+1%), ed in particolare dalla spesa delle famiglie, sospinta da un maggiore potere d’acquisto (+1,4%), e da una variazione negativa degli investimenti fissi lordi sia congiunturale (-1,2%) sia tendenziale (-1,1%) e dalla flessione delle esportazioni.
Nell’ambito degli investimenti fissi lordi, gli investimenti in costruzioni mantengono un andamento positivo, seppur moderato, a differenza del settore industriale manufatturiero (impianti, macchinari e armamenti) che registra variazioni significativamente negative sia in termini congiunturali (-3,9%) sia in termini tendenziali (-6,2%).
Gli investimenti in costruzioni nel terzo trimestre 2024 registrano un aumento dello +0,2% rispetto al trimestre precedente, composto da una ulteriore flessione degli investimenti in abitazioni (-1,1%) ed un incremento degli investimenti in fabbricati non residenziali ed altre opere infrastrutturali (+1,8%).
Se si considerano le variazioni tendenziali rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente gli investimenti in costruzioni crescono del +1,7%, come effetto di una flessione del -3,4% degli investimenti in abitazioni ed un incremento del +8,9% degli investimenti in fabbricati non residenziali ed altre opere infrastrutturali.
I dati del terzo trimestre 2024 confermano le tendenze di fondo già indicate nel 14° Rapporto Congiunturale.
Gli investimenti in abitazioni sono in progressiva flessione (terza flessione conseguiva nei primi tre trimestri dell’anno in corso) per effetto del venir meno degli stimoli dei bonus edilizi ed in particolare del superbonus, mentre gli investimenti in edilizia pubblica e infrastrutture continuano un trend di crescita trainato dal PNRR e da una maggiore capacità di spesa per investimenti della PA.
Da notare che dopo la crescita straordinaria registrata dal settore delle costruzioni negli anni dal 2021 al 2023, i volumi di investimenti in costruzioni si mantengono nei primi 9 mesi del 2024 su livelli significativi, seppur in rallentamento, rispetto agli anni precedenti. Fenomeno che trova riscontro anche nei dati relativi alla Cassa Edile di Milano, Lodi, Monza e Brianza.
I principali centri di analisi economica indicano un rallentamento dell’economia italiana nel 2024 e un ridimensionamento dei tassi di crescita nel 2025 e 2026, rispetto alle previsioni di giugno dell’anno in corso.
Le Proiezioni macroeconomiche dell’economia italiana pubblicate da Banca d’Italia il 13 dicembre scorso indicano un aumento del Pil per il 2024 al +0,5% e intorno al +1% in media per gli anni successivi (+0,8% nel 2025, +1,1% nel 2026, +0,9% nel 2027), “sospinto dalla ripresa dei consumi e delle esportazioni”.
Secondo BdI “gli investimenti sarebbero frenati dal ridimensionamento degli incentivi all’edilizia residenziale ma beneficerebbero dall’implementazione dei progetti legati al Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e della graduale riduzione dei costi di finanziamento”, derivanti dalla politica di riduzione dei tassi di interesse adottata dalla BCE.
In particolare, secondo Banca d’Italia gli investimenti in costruzioni manterrebbero una variazione positiva nel 2024 (+2,7%) mentre registrerebbero flessioni negli anni successivi (-3,3% nel 2025, -1,1% nel 2026 e -0,3 nel 2027).
Più negative le previsioni elaborate dal Cresme che stima una flessione degli investimenti in costruzioni del -4,2% nel 2024 e del -6,2% nel 2025.
Ore retribuite e numero di lavoratori iscritti alla Cassa Edile di Milano, Lodi, Monza e Brianza
Anche i dati sulle ore retribuite ed il numero di lavoratori iscritti alla Cassa edile di Milano, Lodi, Monza e Brianza indicano una significativa flessione nel terzo trimestre 2024 rispetto al trimestre precedente, ma una sostanziale tenuta, ed in alcuni casi un incremento, rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, dei volumi di attività.
In particolare, il numero di ore retribuite dai lavoratori di imprese con sede legale nella Città Metropolitana di Milano iscritti alla Cassa Edile hanno registrato nel terzo trimestre 2024 una flessione del 9% rispetto al trimestre precedente ed una riduzione del -2,0% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente.
Nel caso del numero di ore retribuite di lavoratori di imprese con sede legale nella Provincia di Monza e Brianza iscritti alla Cassa Edile si registra una flessione del -9,3% rispetto al trimestre precedente ed un incremento del 9,9% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente.
Il numero di ore retribuite di lavoratori di imprese con sede legale nella Provincia di Lodi iscritti alla Cassa Edile nel terzo trimestre 2024 registra una flessione del -10,2% rispetto al trimestre precedente, e una tenuta (-0,8%) rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente.
Se si considera il dato di ore lavorate globali, che comprende anche le imprese con sede legale fuori dalle province di competenza della Cassa Edile di Milano, Lodi, Monza e Brianza, ma che hanno svolto attività nelle tre province considerate, e pertanto i lavoratori sono iscritti temporaneamente alla Cassa Edile sopra citata, si registra una flessione del -8,1% nel terzo trimestre 2024 rispetto al trimestre precedente ed un incremento del +1,7% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente.
Stessa dinamica per il numero medio trimestrale dei lavoratori “globali” (-2,4% nel terzo trimestre 2024 rispetto al trimestre precedente; +2,2% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente).
Spesa in conto capitale dei Comuni
Per analizzare gli effettivi investimenti pubblici realizzati sul territorio si è utilizzato il Sistema informativo sulle operazioni degli Enti pubblici (SIOPE) gestito dalla Ragioneria Generale dello Stato del Mef, che registra la spesa in conto capitale dei Comuni effettiva.
Se si considerano i flussi di spesa in conto capitale relativi alla Città Metropolitana di Milano ed alle Province di Lodi e di Monza e Brianza si può registrare una significativa tendenza di crescita dei volumi di investimenti pubblici negli ultimi anni in tutte le Province considerate, con un rallentamento registrato nel 2022 e con un picco di pagamenti per investimenti pubblici registrato nel 2023 per tutti i Comuni delle Province considerate nella Nota.
Con riguardo ai dati dei primi 9 mesi del 2024 si registra un incremento dell’1,1% nella spesa in conto capitale dei Comuni della Città Metropolitana di Milano rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, che ha raggiunto un picco di pagamenti nel corso del 2023, mentre cresce in modo molto significativo la spesa in conto capitale nei Comuni della Provincia di Monza e Brianza (+59,7%) rispetto ai primi 9 mesi del 2023. Nei Comuni della Provincia di Lodi la spesa in conto capitale è cresciuta nei primi nove mesi del 2024 del +15,0% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
A livello nazionale il dato cresce del +30,6% nei primi 9 mesi del 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023.
Si deve quindi osservare che la capacità di spesa per investimenti pubblici è molto aumentata negli ultimi anni, con un picco raggiunto nel corso del 2023, e sostanzialmente confermata nei primi mesi dell’anno in corso. Si stima che tale tendenza sia confermata nei prossimi mesi.