Il primo panel è stato dedicato al tema “Casa sociale, città metropolitana” introdotto e coordinato da Gabriele Bisio - Vice Presidente Assimpredil Ance.
Sono intervenuti:
Guido Bardelli - Assessore alla Casa, Comune di Milano
Paola Deda - Direttrice Divisione Foreste, Territorio e Abitazioni - UNECE Commissione economica per l’Europa delle Nazioni Unite
Di seguito, l’intervento introduttivo del Vice Presidente Gabriele Bisio.
La questione abitativa è oggi una priorità e la sfida che abbiamo di fronte per i prossimi anni è quella di creare un’offerta adeguata di abitazioni per tutti i livelli di reddito. Nel nostro Paese storicamente abbiamo assistito a un intervento diretto del settore pubblico nello sviluppo dell’edilizia “popolare” rivolta ai percettori di redditi relativamente bassi.
Questo è avvenuto a partire dal “Piano Fanfani” dalla fine degli anni ’40 del secolo scorso che contribuì a promuovere lo sviluppo dell’intera economia del Paese. Nel corso degli anni ’80 e, soprattutto, degli anni ’90, con l’esaurirsi dei fondi pubblici destinati a tale scopo abbiamo avuto un calo drastico nelle nuove costruzioni di abitazioni popolari.
L’offerta di housing sociale è evidentemente insufficiente e se, in altri Paesi europei molto si è fatto con politiche a favore di abitazioni a prezzi convenzionati, noi ora ci troviamo di fronte all’urgenza di definire un nuovo Piano Casa.
A Milano questa situazione è diventata particolarmente preoccupante. In questi anni, infatti, abbiamo assistito a un’importante crescita non solo dal punto di vista demografico ma anche dal punto di vista dell’attrattività economica, turistica, universitaria, culturale ecc. che ha portato a un fortissimo aumento dei valori immobiliari, creando un problema abitativo per molte fasce della popolazione.
La città da questo punto di vista sta diventando inaccessibile a chi oggi le garantisce lavoro, energia, talento, la città è sempre più attrattiva ma non inclusiva: una posizione che è al centro del dibattito pubblico che credo valga la pena riprendere e sviluppare in questo panel poiché temo che la situazione possa assumere delle derive drammatiche se non adeguatamente affrontate.
Una situazione di difficoltà nell’accesso alla casa che non coinvolge solamente gli studenti italiani fuori sede che vengono a studiare a Milano, ma anche personale docente, operatori sanitari, dipendenti pubblici, forze dell’ordine, etc.