Superbonus 110%: la Lombardia supera i 4 miliardi di investimenti ammessi a detrazione, doppiando gli investimenti delle altre regioni

Tramettiamo nota di aggiornamento riguardo allo stato di fatto degli investimenti riguardanti il Superbonus 110% relativo alla Regione Lombardia a cura del Centro Studi di Assimpredil Ance.

Suggerimento n. 260/5 dell'8 aprile 2022


Il documento in allegato al suggerimento mostra, attraverso grafici e tabelle, come nella Regione Lombardia continua la crescita sostenuta dell’utilizzo dell’incentivo fiscale del super ecobonus al 110% anche per il mese di marzo 2022.

I dati riportati evidenziano il forte aumento del numero di interventi asseverati e degli investimenti ammessi e conclusi.

La Regione Lombardia è in testa alla classifica delle regioni, sia per numero che per importo di interventi con almeno una asseverazione, superando i 4 miliardi di euro che rappresenta un incremento del 15,1% rispetto al mese precedente.

Per meglio capire il fenomeno vengono riportati i valori e le relative variazioni percentuali degli stati di investimento (ammessi e conclusi) per le tre tipologie di intervento principali: edifici condominiali, edifici unifamiliari e le unità immobiliari indipendenti. Da questa analisi risulta evidente come abbiano sempre maggiore rilevanza gli investimenti in edifici condominiali (51,6% in Lombardia rispetto al 48,7% della media nazionale), mentre è minore il peso degli investimenti su edifici unifamiliari (27,9% contro il 33,6% del dato nazionale) e più marcato il peso degli investimenti sulle unità immobiliari funzionalmente indipendenti (20,5% contro il 17,7% del dato nazionale).

I dati mettono in luce, quindi, come l’incentivo fiscale del super ecobonus al 110% continui a godere di un forte apprezzamento sul mercato, nonostante le modifiche della regolazione in materia di cessione del credito e dello sconto in fattura. Si dovrà vedere come impatterà sullo strumento la forte crisi derivante dall’aumento dei prezzi delle materie prime e dei costi dell’energia e dalle difficoltà di approvvigionamento delle forniture. Queste problematiche stanno introducendo elementi di forte incertezza e criticità nel ciclo produttivo dei contratti in corso e nei contratti che dovranno essere stipulati.

Si allega, inoltre, aggiornamento anche della situazione nazionale a cura del Centro Studi Ance


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