Rapporto Congiunturale sull’andamento del settore delle costruzioni: Città Metropolitana di Milano, Provincia di Monza e Brianza, Provincia di Lodi

Tramettiamo la quinta edizione del Rapporto Congiunturale sul settore delle costruzioni a cura del Centro Studi di Assimpredil Ance.

Suggerimento n. 359/8 del 20 maggio 2022


Si trasmette il quinto Rapporto Congiunturale sul settore delle costruzioni per la Città Metropolitana di Milano e le Province di Lodi e di Monza e Brianza, realizzato a cura del Centro Studi di Assimpredil Ance. Il Rapporto ha l’obbiettivo di descrivere la complessità dei fenomeni economici che si stanno manifestando sul mercato.

Il documento vuole analizzare il settore delle costruzioni su diversi fronti, mercato privato e mercato pubblico, concentrandosi sui territori della Città Metropolitana di Milano e sulle Province di Lodi e di Monza e Brianza.

Gli argomenti trattati sono i seguenti:

  • Quadro macroeconomico e investimenti in costruzioni
  • Ore lavorate e numero lavoratori iscritti alla Cassa Edile di Milano, Lodi, Monza e Brianza
  • Super Ecobonus 110%
  • Mercato immobiliare residenziale
  • Bandi e procedure di gara per lavori pubblici
  • Spesa in conto capitale dei Comuni

Gli investimenti in costruzioni sembrano mantenere nei primi mesi dell’anno un volume di attività positivo. La domanda sul mercato rimane alta per effetto degli stimoli degli incentivi fiscali per la qualificazione del patrimonio edilizio, della forte domanda di acquisto di abitazioni e di una politica espansiva negli investimenti in infrastrutture.

Sul fronte lavori pubblici, le politiche espansive negli investimenti in infrastrutture hanno determinato un aumento negli ultimi anni del numero dei bandi e delle procedure di gara per lavori pubblici nelle tre Province analizzate dal Rapporto. L’aumento della domanda pubblica per infrastrutture ha prodotto un incremento della spesa in conto capitale dei Comuni significativa nelle aree considerate, che è proseguita anche nei primi mesi dell’anno in corso.

L’indice del clima di fiducia delle imprese di costruzioni, rilevato dall’Istat per il mese di aprile 2022, ha raggiunto il livello più alto registrato dal 2000, utile a sottolineare le aspettative di crescita delle opportunità sul mercato da parte degli operatori.

Rispetto a questo quadro positivo rimane alto l’allarme dell’aumento dei costi dell’energia e delle materie prime, unitamente alle difficoltà di approvvigionamento delle catene di fornitura che stanno impattando in modo molto negativo sullo sviluppo equilibrato del settore. Le prime stime del PIL per il 2022, infatti, rilevano un rallentamento dell’economia italiana rispetto alle previsioni di fine 2021.

L’incertezza sull’evoluzione dei prezzi delle materie prime sta impattando negativamente anche sulle operazioni di sviluppo immobiliare, con il rischio che le decisioni di investimento siano rinviate nel tempo.

Una prima risposta al problema è venuta dal Governo con l’emanazione del DL 50/2022, che prevede la compensazione del 90% dei costi sopportati dalle imprese realizzatrici di lavori in corso e l’indicazione di un aggiornamento dei prezzari per i progetti da mettere in gara nel settore dei lavori pubblici. Sarà necessario, tuttavia, comprendere l’applicazione concreta della normativa, ma si ritiene che sia una risposta utile e necessaria per non bloccare i piani di investimenti in infrastrutture, a cominciare da quelli del PNRR.

Rimane aperto il problema nel settore del mercato privato, dove è necessario adottare metodologie e soluzioni condivise tra tutti gli attori della filiera, in modo da trovare un punto di equilibrio che faccia sì che il settore possa continuare ad estrinsecare le sue potenzialità di sviluppo.

 


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Tags: Centro Studi