Pubblicato il Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas naturale

Il Ministero della Transizione Ecologica (MITE) ha presentato in data 6 settembre 2022 il Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas naturale, contenente misure sugli approvvigionamenti di gas e una serie di indicazioni comportamentali tra cui l’abbassamento della temperatura e dell'orario di accensione invernale degli impianti di riscaldamento.

Suggerimento n. 545/108 del 8 settembre 2022


Informiamo le imprese associate che il Ministero della Transizione Ecologica (MITE) ha presentato in data 6 settembre 2022 il Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas naturale.

L’insieme delle misure di diversificazione illustrate nel Piano consentirà nel medio termine (a partire dalla seconda metà del 2024) di ridimensionare drasticamente la dipendenza dal gas russo e comunque di ridurre l’uso del gas naturale in generale.

Tuttavia, nel breve termine, al fine di risparmiare gas naturale ed evitare il più possibile un eccessivo svuotamento degli stoccaggi nazionali anche in previsione della stagione 2023-2024, è comunque opportuno dare subito attuazione al Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas naturale, redatto in linea con le indicazioni della Commissione Europea, così come definite nel recente Regolamento (UE) 2022/1369 del 5 agosto 2022.

Le stime dell'impatto di tutte le misure prese portano a un potenziale di circa 5,3 miliardi di Smc di gas, considerando la massimizzazione della produzione di energia elettrica da combustibili diversi dal gas (circa 2,1 miliardi di Smc di gas) e i risparmi connessi al contenimento del riscaldamento (circa 3,2 miliardi di Smc di gas), cui si aggiungono le misure comportamentali da promuovere attraverso campagne di sensibilizzazione degli utenti ai fini di un atteggiamento più virtuoso nei consumi.

Il Governo italiano si è attivato per una diversificazione delle fonti di approvvigionamento: è stato siglato un accordo per il graduale aumento delle forniture di gas dall'Algeria, che consentirà di sfruttare al massimo le attuali capacità disponibili di trasporto del gasdotto che approda in Sicilia, fornendo volumi crescenti di gas già a partire dal 2022. Sono state anche incrementate nel breve termine le importazioni dal gasdotto Tap, la cui società ha inoltre avviato le interlocuzioni per realizzare il raddoppio della capacità di trasporto, che non necessita di interventi tecnici sul tratto italiano del gasdotto. Inoltre, il Governo, in coordinamento con Eni e con Snam, si è attivato per garantire approvvigionamenti di gas naturale liquefatto (Gnl) da nuove rotte, in particolare dall'Egitto, dal Qatar, dal Congo, e sono in fase di negoziazione da atri Paesi quali Angola, Nigeria, Mozambico, Indonesia e Libia.

Nei piani del Governo lo sviluppo delle fonti rinnovabili rimane infatti un fattore strategico, in quanto consente di ridurre in modo strutturale la domanda di gas (nella misura di circa 2 miliardi di Smc ogni 10 TWh circa installati) oltre che le emissioni di CO2. Pertanto, il Governo continua a confermare gli impegni di decarbonizzazione per il 2030, che anzi assumono in questa fase un'ulteriore rilevanza ai fini strategici dell'aumento della indipendenza energetica.

Ulteriori azioni riguardano l’attuazione di una serie di misure comportamentali per la riduzione dei consumi di gas.

Attraverso un decreto del ministro della Transizione Ecologica sarà attuata entro il mese di settembre la modifica della vigente regolamentazione della temperatura e dell'orario di accensione invernale degli impianti di riscaldamento.

In particolare, il citato decreto disporrà che:

1) i valori indicati all’articolo 3, comma 1, del DPR n. 74/2013 sono ridotti di 1°C, rispettivamente:

  1. a) 17°C +/- 2°C di tolleranza per gli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e assimilabili;
  2. b) 19°C +/- 2°C di tolleranza per tutti gli altri edifici.

2) i limiti di esercizio degli impianti termici, rispetto a quanto previsto dal comma 2 dell’articolo 4 del DPR n. 74/2013, sono ridotti di 15 giorni per quanto attiene il periodo di accensione (posticipando di 8 giorni la data di inizio e anticipando di 7 giorni la data di fine esercizio) e di 1 ora per quanto attiene la durata giornaliera di accensione, in funzione delle zone climatiche in cui è suddiviso il territorio italiano:

- Zona A: ore 5 giornaliere dal 8 dicembre al 7 marzo;

- Zona B: ore 7 giornaliere dal 8 dicembre al 23 marzo;

- Zona C: ore 9 giornaliere dal 22 novembre al 23 marzo;

- Zona D: ore 11 giornaliere dal 8 novembre al 7 aprile;

- Zona E: ore 13 giornaliere dal 22 ottobre al 7 aprile;

- Zona F: nessuna limitazione.

Sono fatte salve le utenze sensibili (ad esempio ospedali, case di ricovero ecc…) di cui al DPR n. 74/2013.

Il Piano suggerisce anche una serie di comportamenti virtuosi che potranno contribuire, anch’essi, a limitare il consumo di energia con la riduzione dei costi di bolletta degli utenti e impatti positivi sull’ambiente. Tra i comportamenti da promuovere vengono citati la riduzione della temperatura e della durata delle docce, l’utilizzo anche per il riscaldamento invernale delle pompe di calore elettriche usate per il condizionamento estivo, l’abbassamento del fuoco dopo l’ebollizione e la riduzione del tempo di accensione del forno, l’utilizzo di lavastoviglie e lavatrici a pieno carico, il distacco della spina di alimentazione della lavatrice quando non in funzione, lo spegnimento o l’inserimento della funzione a basso consumo del frigorifero quando si è in vacanza, non lasciare in stand by TV, decoder, DVD, la riduzione delle ore di accensione delle lampadine.

Ulteriori risparmi possono essere conseguiti infine con misure comportamentali che richiedono piccoli investimenti da parte degli utenti, ad esempio la sostituzione di elettrodomestici e climatizzatori datati con quelli più efficienti, l’installazione di nuove pompe di calore elettriche in sostituzione delle vecchie caldaie a gas, l’installazione di pannelli solari termici per produrre acqua calda, la sostituzione di lampadine tradizionali con quelle a led. ENEA ha calcolato che tali misure comportamentali portano ad un risparmio di circa 1 miliardo di Smc di gas. Tali misure ricadono già in buona parte in regime assistito (detrazioni fiscali, conto termico…), ma richiedono un certo periodo di tempo per la determinazione degli effetti ai fini della riduzione della domanda di gas.

Per ulteriori approfondimenti si rimanda al Piano allegato.

 

 


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Tags: Energia