Manovra di fine anno: tutte le novità del decreto collegato

Rottamazione bis delle cartelle, estensione dello split payment, aumento Iva 2018 - clausole di salvaguardia: queste le principali misure fiscali contenute nel decreto legge collegato alla manovra di bilancio 2018.

Suggerimento n.484/61 del 20 ottobre 2017


Con Decreto Legge 16 ottobre 2017, n. 148 (G.U. n. 242 del 16 ottobre 2017), recante “Disposizioni urgenti in materia finanziaria e per esigenze indifferibili” c.d. “Collegato alla Finanziaria 2018”, sono state introdotte alcune novità fiscali di interesse per il settore di seguito analizzate.

 

Rottamazione dei ruoli

Sono previste tre possibilità: 

  • riammissione al beneficio tutti coloro i quali sono decaduti dalla precedente definizione agevolata per non aver versato le rate di luglio e settembre 2017. A favore di questi soggetti è posticipato il termine del pagamento (pari al debito tributario o contributivo affidato all’Agente della Riscossione comprensivo dei soli interessi legali) che dovrà essere effettuato al 30 novembre 2017;
  • adesione alla rottamazione in relazione ai soli carichi definibili compresi in piani di dilazione in essere alla data del 24 ottobre 2016, per i quali il debitore non è stato ammesso alla precedente definizione agevolata, a causa del mancato tempestivo pagamento di tutte le rate degli stessi piani scadute al 31 dicembre 2016.

I contribuenti interessati potranno presentare nuova istanza di adesione entro il 31 dicembre 2017 (utilizzando apposito modello che sarà pubblicato nel sito dell’Agente della Riscossione) e, a seguito della presentazione dell’istanza, l’Agenzia delle Entrate-Riscossione comunicherà al contribuente:

- entro il 31 marzo 2018, l’importo delle somme pendenti (da versare in unica soluzione entro il 31 maggio 2018),

- entro il 31 luglio 2018 le somme dovute per la rottamazione che dovranno essere versate nel numero massimo di tre rate di pari importo scadenti nei mesi di settembre, ottobre e novembre 2018.

  • definizione agevolata dei carichi affidati agli Agenti della Riscossione dal 1° gennaio al 30 settembre 2017. I contribuenti interessati dovranno presentare istanza di adesione entro il 15 maggio 2018 (utilizzando apposito modello che sarà pubblicato nel sito dell’Agente della Riscossione) e, a seguito della presentazione dell’istanza, l’Agenzia delle Entrate-Riscossione comunicherà al contribuente:

- entro il 31 marzo 2018 i carichi affidati nell’anno 2017 per i quali non risulta ancora notificata la cartella di pagamento,

- entro il 30 giugno 2018 l’importo dovuto per la definizione.

Il pagamento di tali somme, se non saldato in unica rata, può essere effettuato in un numero massimo di cinque rate di uguale importo da pagare nei mesi di luglio 2018, settembre 2018, ottobre 2018, novembre 2018 e febbraio 2019. 

 

Estensione split payment

A decorrere dal 1° gennaio 2018 lo split payment si applica anche alle cessioni di beni e prestazioni di servizi effettuate nei confronti di enti pubblici economici nazionali, regionali e locali e alle fondazioni partecipate da amministrazioni pubbliche.

Pertanto, per le fatture emesse dalla suddetta data, lo split payment verrà applicato nei confronti dei seguenti soggetti:

  • tutte le pubbliche amministrazioni;
  • gli enti pubblici economici nazionali, regionali e locali, comprese le aziende speciali e le aziende pubbliche di servizi alla persona;
  • le fondazioni partecipate da amministrazioni pubbliche per una percentuale complessiva del fondo di dotazione non inferiore al 70%;
  • tutte le società controllate, in via diretta, dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dai Ministeri (e le società da queste stesse controllate);
  • tutte le società controllate, in via diretta o indiretta, dalle amministrazioni pubbliche, dalle regioni, province, città metropolitane, comuni e unioni di comuni o da enti pubblici economici nazionali, regionali e locali e da fondazioni partecipate da amministrazioni pubbliche (e le società da queste stesse controllate per una percentuale complessiva del capitale non inferiore al 70%);
  • le società quotate in borsa, limitatamente a quelle inserite nell’indice FTSE Mib di Borsa Italiana e le società da queste stesse controllate.

Inoltre, in seguito alle modifiche introdotte dalla c.d. “Manovra Correttiva”, si ricorda che il meccanismo è esteso anche alle prestazioni di servizi rese da professionisti i cui compensi sono assoggettati a ritenuta alla fonte a titolo di imposta sul reddito.

 

Aumenti aliquote Iva

A decorrere dal 1° gennaio 2018 è rimodulata l’aliquota Iva del 10% che sarà amentata di 1,14 punti percentuali e, a decorrere dal 1° gennaio 2019, di ulteriori 0,86 punti percentuali, per poi assestarsi al 12% dal 1° gennaio 2019. Resta per ora confermato l’aumento dell’aliquota del 22% che passerà al 25% dal 2018, al 25,4% nel 2019, al 24,9% nel 2020 ed al 25% dal 2021. Tuttavia si evidenzia che, come desumibile dal Comunicato Stampa 16.10.2017, n. 51 del Consiglio dei Ministri, nell’ambito della Legge di Bilancio 2018 dovrebbe essere prevista la neutralizzazione della clausola di salvaguardia e, pertanto, nel 2018 NON dovrebbero essere previsti aumenti delle aliquote Iva.


Referenti

Questo contenuto è riservato agli iscritti ad Assimpredil Ance. Se sei iscritto ad Assimpredil Ance, accedi. Se ancora non lo sei, scopri come fare.