Il valore dell'abitare - Disponibile il Rapporto

Presentato a Milano il Rapporto “Il valore dell’abitare. La sfida della riqualificazione energetica del patrimonio edilizio italiano” promosso da Assimpredil Ance, Cresme, Fondazione Symbola e European Climate Foundation.

Suggerimento n.166/5 del 27 marzo 2024


La rigenerazione energetica per la decarbonizzazione del patrimonio costruito è una delle grandi sfide che il settore delle costruzioni dovrà affrontare nei prossimi anni.

Un percorso complesso che richiede soluzioni e strumenti innovativi, concretezza e fattibilità, conoscenza e competenza.

A supporto di questo percorso Assimpredil Ance insieme a Fondazione SymbolaCRESME ed European Climate Foundation ha realizzato uno studio per misurare dimensione e consistenza degli investimenti necessari, insieme ad una dettagliata analisi delle politiche e delle strategie messe in atto in altri Paesi UE. Il lavoro formula anche alcune proposte su cui è importante aprire un confronto che permetta al nostro Paese di dare risposte in grado migliorare allo stesso tempo efficienza energetica e valore del patrimonio edilizio italiano, insieme alla competitività della filiera delle costruzioni.

In occasione del convegno Il valore dell'abitare. La sfida della riqualificazione energetica del patrimonio edilizio italiano, svoltosi il 25 marzo alle ore 10.00 presso la sede associativa di Via San Maurilio 21 a Milano,  sono stati presentati i risultati del corposo e puntuale studio e condivise alcune proposte nate anche dall’esperienza del territorio di Milano, Lodi, Monza e Brianza, uno dei motori trainanti del settore delle costruzioni in Italia.

"Il Recepimento in Italia della versione aggiornata della Direttiva Energy performance of building directive (Epbd) è sicuramente una delle grandi sfide a cui saremo chiamati nei prossimi anni e il settore dell’edilizia è pronto – ha dichiarato la Presidente Regina De Albertis – ma per rispettare le tempistiche e gli obiettivi, sarà necessario prevedere incentivi fiscali adeguati e rimodulati anche in base alla qualità tecnica degli interventi da effettuare, senza accantonare la cessione del credito e lo sconto in fattura, pianificare gli interventi su un arco temporale congruo e porre attenzione sulla necessità di qualificazione delle imprese che devono effettuare i lavori. Su questi punti Assimpredil Ance ha lavorato in questi anni, ora è fondamentale un confronto con le Istituzioni per trovare le soluzioni più percorribili e più opportune.”

“L’edilizia può dare un contributo importante per contrastare la crisi climatica e ridurre la nostra dipendenza dei combustibili fossili – ha sostenuto Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola – in particolare dal gas russo, resa drammatica dall’invasione dell’Ucraina. Puntare con intelligenza su case green e su edifici sostenibili abbassa le bollette per famiglie e imprese, aumenta il valore delle case, riduce la nostra dipendenza energetica, favorisce l’innovazione e la crescita di un settore strategico come l’edilizia, aumenta l’occupazione. L’edilizia orientata al green può produrre un made in Italy che punta su sostenibilità, innovazione, ricerca, e bellezza. Come è scritto nel Manifesto di Assisi, ‘affrontare con coraggio la crisi climatica non è solo necessario ma rappresenta una grande occasione per rendere la nostra economia e la nostra società più a misura d’uomo e per questo più capaci di futuro”.

“La sfida del cambiamento climatico si gioca sul piano dei comportamenti delle persone – ha commentato Lorenzo Bellicini, direttore CRESME - e sulle risposte di efficienza tecnica che siamo in grado di sviluppare: il nostro patrimonio edilizio è caratterizzato da un lato da classi energetiche molto basse, ma allo stesso tempo da condizioni climatiche molto diverse; per migliorare le prestazioni energetiche degli immobili (ad esempio, migliorando di  due classi energetiche attuali il nostro patrimonio edilizio) servirebbero tra i 260 e i 320 miliardi di euro, occorre quindi pensare a modalità di intervento  che garantiscano il raggiungimento degli obiettivi che ci vengono posti  dall’Europa per gradi partendo dagli edifici più energivori, e con un percorso di medio-lungo periodo, che oltre a garantire un più corretto rapporto tra domanda e offerta, consentirebbe alle imprese  di programmare investimenti in grado di porre le costruzioni alla testa del processo di innovazione”.

 

In allegato la locandina del convegno, il Rapporto e il comunicato stampa.

La registrazione dell'evento è disponibile  cliccando qui.

 

 

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