Approvato il bando RI.CIRCO.LO C&D per le PMI lombarde

Finanziamenti a fondo perduto per la realizzazione di progetti innovativi delle filiere della costruzione e demolizione e delle bonifiche di siti contaminati.

Suggerimento n. 417/16 del 30 luglio 2025


La misura è relativa ad azioni di simbiosi industriale, prevenzione della produzione rifiuti, riciclaggio e valorizzazione dei materiali nelle filiere della costruzione e demolizione e delle bonifiche di siti contaminati.

Il bando è rivolto alle PMI, comprese le start-up e PMI innovative, in forma singola o aggregata, aventi una o più sedi in Lombardia e che realizzino interventi sul territorio lombardo.

La dotazione finanziaria è di 10 milioni €, a valere sul Programma PR FESR 2021-2027 (Priorità: 2 Obiettivo specifico RSO2.6 - Azione: 2.6.2).

Sono ammissibili progetti attinenti a uno o più dei seguenti ambiti di intervento all’interno delle filiere della produzione di materiali per l’edilizia e del recupero dei rifiuti da costruzione e demolizione e da bonifica di siti contaminati, comprendendo anche le tipologie di prodotti e materiali di tali filiere diverse dai c.d. “rifiuti inerti”:

  • modifiche alle linee produttive per la riduzione o l’utilizzo dei propri scarti/sfridi di lavorazione;
  • valorizzazione come materia dei residui di produzione, anche in un’ottica di simbiosi industriale come sottoprodotti;
  • modifiche alle linee produttive per l’introduzione nel ciclo produttivo di sottoprodotti da questa o altre filiere;
  • azioni per il riutilizzo di prodotti o l’allungamento del ciclo di vita, ad esempio attraverso pratiche di logistica inversa o la trasformazione del prodotto in servizio;
  • modifiche alle linee produttive al fine di realizzare prodotti con un minor uso di materie prime;
  • modifiche alle linee produttive per l’introduzione di materiali da “end of waste”;
  • modifiche alle linee produttive a seguito di riprogettazione del prodotto ai fini di un miglioramento del fine vita dello stesso (maggiore durata e riciclabilità), anche attraverso l’utilizzo di materiali alternativi;
  • progetti innovativi, con caratteristiche di trasferibilità e scalabilità, relativi a raccolte di rifiuti dedicate a frazioni omogenee di rifiuti – ivi comprese soluzioni innovative per la demolizione selettiva – ai fini dell’ottimizzazione dei processi di preparazione per il riutilizzo o riciclaggio;
  • progetti innovativi, con caratteristiche di trasferibilità e scalabilità, relativi a processi di preparazione per il riutilizzo o riciclaggio di rifiuti provenienti dalla filiera oppure per il riciclaggio di altri rifiuti per la produzione di prodotti da “end of waste” da utilizzarsi nella filiera.

Gli ambiti di azione possono essere associati a tutte le fasi del ciclo di vita delle filiere della produzione di materiali per l’edilizia e del recupero dei rifiuti da costruzione e demolizione e da bonifica di siti contaminati: l’approvvigionamento, il design, la produzione, la distribuzione, l’utilizzo, la raccolta e il fine vita.

L’agevolazione è concessa sotto forma di sovvenzione a fondo perduto, con un totale di spese ammissibili, al netto di IVA, pari ad almeno 50.000 € sull’intero progetto ed il contributo massimo per singolo progetto non può essere superiore ad 1.500.000 €.

Sono ammissibili le seguenti spese:
a) acquisto e installazione di beni strumentali, macchinari, sistemi di automazione e tecnologie adattive, impianti di produzione, attrezzature e arredi, necessari per il conseguimento delle finalità progettuali; revamping dei macchinari esistenti. È ammesso anche l’acquisto di beni e attrezzature usati. L’importo della voce a) deve rappresentare almeno il 30% del totale delle spese ammissibili di progetto;
b) acquisto di hardware (sono escluse le spese per smartphone, tablet e cellulari) purchè strettamente connessi al progetto. È ammesso anche l’acquisto di beni e attrezzature usati;
c) acquisto di software gestionale, professionale e altre applicazioni aziendali, licenze d’uso e servizi software di tipo cloud e SaaS e simili, nella misura massima del 5% delle spese ammissibili per il progetto;
d) registrazione o acquisizione di marchi, brevetti, licenze di produzione, certificati di qualità, certificazioni tecniche ed eventuale registrazione REACH;
e) opere edili-murarie e impiantistiche e relative spese di progettazione e direzione lavori nel limite del 25% delle spese ammissibili per il progetto;
f) solo in regime de minimis e art. 47 GBER, spese generali determinate con un tasso forfettario pari al 7% delle spese ammissibili di cui alle precedenti lettere a), b), c) d) e).
   

Le spese devono essere sostenute dopo la presentazione della domanda e rendicontate entro 24 mesi dalla data di concessione dell’agevolazione.

Vengono inoltre considerati come criteri di premialità:

  • partecipazione della PMI ad accordi con Enti di ricerca in ambiti inerenti il progetto;
  • presenza di studi di Life Cycle Assessment (LCA) o di product Environmental Footprint (PEF) a supporto del progetto e finalizzate a misurare la riduzione della produzione di rifiuti e di emissioni di CO2;
  • presenza di certificazioni riferite all’organizzazione e ai siti produttivi, ottenute mediante l’accreditamento ISO 14001, ISO 50001 e /o la registrazione EMAS;
  • soggetto proponente nella forma di start up e/o PMI innovative,
  • rilevanza percentuale della componente femminile (in termini, ad esempio, di presenza di certificazione di genere) e/o giovanile nel team di progetto.

Nelle prossime settimane seguirà l’approvazione del Bando con ulteriori specifiche di dettaglio; la domanda di partecipazione al bando dovrà essere presentata, pena la non ammissibilità, dal Soggetto richiedente (o dal capofila nel caso di aggregazioni) esclusivamente attraverso la piattaforma “Bandi e Servizi”.

Maggiori informazioni al seguente link.

 


Referenti

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