Scheda Ance “attivita’ UE di interesse del settore delle costruzioni”

In allegato la scheda del 01 giugno 2016 su “Attività UE di interesse per il settore delle costruzioni”

Suggerimento n.270/30 del 9 giugno 2016


L’Ufficio Rapporti con l’Unione Europea di ANCE ha pubblicato una scheda di sintesi delle principali attività di interesse per il settore delle costruzioni messe in atto dall’Unione Europea.

Le tematiche in evidenza sono le seguenti:

  • Agenda Urbana Europea - Patto di Amsterdam. Il 30 maggio scorso, i Ministri degli Stati membri responsabili per le politiche urbane hanno approvato il “Patto di Amsterdam” che istituisce l’Agenda Urbana per l’UE, stabilendo i suoi principi fondamentali. Si tratta di un’iniziativa politica importante, sostenuta da tutti gli Stati Membri, dalla Commissione europea e dal Parlamento europeo, che può rappresentare una grande occasione per rilanciare le politiche urbane in Europa e in Italia. Uno degli obiettivi dell’Agenda è infatti quello di rafforzare l’integrazione tra le politiche -settoriali e non- al fine di rendere più incisivi gli interventi nelle aree urbane. Il tema centrale dell’agenda urbana per l’UE è quello dello sviluppo urbano che sarà affrontato attraverso un lavoro partenariale su 12 tematiche prioritarie (Economia circolare, housing, transizione energetica, mobilità urbana, qualità dell’aria, uso sostenibile dei suoli, ecc.). Città, Stati membri, istituzioni dell’UE e stakeholder, come associazioni di categoria e ONG, lavoreranno insieme per trovare soluzioni comuni e migliorare le aree urbane dell’Unione europea, anche attraverso una revisione della normativa europea in materia. In linea con l’impegno della Commissione per il miglioramento della legislazione, i piani d’azione che saranno predisposti da ciascuno dei 12 partenariati avranno infatti per obiettivo di attuare in modo più efficace le politiche dell’Unione europea nelle città in campi quali l’ambiente, i trasporti e l’occupazione. Avranno altresì per obiettivo di facilitare l’accesso ai finanziamenti europei e di migliorare la conoscenza di base sulle questioni urbane e di promuovere lo scambio di buone pratiche.
  • Strategia per il mercato unico. Il 26 maggio, il Parlamento europeo, nella sessione “mini-plenaria”, ha approvato la Risoluzione sulla strategia per il mercato unico. Per quanto riguarda il settore delle costruzioni, il passaggio di maggiore interesse riguarda la proposta della Commissione di istituire un passaporto per i servizi: A tale proposito, il Parlamento europeoesprime forte preoccupazione per il potenziale utilizzo improprio di un simile strumento in tale contesto e invita la Commissione a effettuare una valutazione globale dell'impatto normativo della proposta onde esaminarne le opportunità e i rischi”. Sul punto, si ricorda che, grazie all’intervento dell’Ance nei confronti della relatrice per il Parlamento europeo per il provvedimento (On.le Comi), ogni esplicito riferimento all’applicazione del passaporto al settore delle costruzioni è stato eliminato dal documento del Parlamento. La Commissione europea sta, tuttavia, continuando a lavorare sul tema, considerando il settore delle costruzioni uno dei settori target. La Federazione europea delle costruzioni (FIEC) si è attivata, per presentare, insieme ai sindacati europei del settore (EFBWW), una posizione contraria allo strumento. Si ricorda che una consultazione pubblica sull’argomento è stata anche lanciata dalla Commissione europea (la scadenza è fissata per il 26 luglio 2016).
  • Silice cristallina Per rafforzare la protezione dei lavoratori dalle sostanze chimiche cancerogene, la Commissione ha proposto di modificare la direttiva europea sugli agenti cancerogeni o mutageni (2004/37/CE) al fine di limitare l'esposizione a 13 sostanze chimiche cancerogene sul luogo di lavoro. Nella fattispecie, la proposta di modifica formulata dalla Commissione introduce nuovi valori limite o modifica quelli previsti dall’attuale direttiva europea. Detti valori limite (cfr. allegato alla proposta) fissano la massima concentrazione nell'aria di una sostanza chimica cancerogena sul luogo di lavoro. La "silice cristallina respirabile" (SCR) è uno dei nuovi agenti chimici che la Commissione propone di includere nella direttiva quale sostanza "generata da un procedimento di lavorazione", ossia polvere prodotta da processi di lavorazione come l'attività estrattiva di miniera e di cava, la perforazione di gallerie o il taglio, la frantumazione, la macinazione o la polverizzazione di materiali contenenti silice, ad esempio, cemento, mattoni o rocce. Nella sua proposta, la Commissione sottolinea che tutelare i lavoratori in tutta l'UE, compresi quelli del settore delle costruzioni, nel quale è occupato quasi il 70% di tutti i lavoratori esposti alla silice cristallina respirabile.

Si comunica, inoltre, la Commissione europea ha pubblicato il 18 maggio le raccomandazioni specifiche per l’Italia. La Commissione ha dato il via libera al programma nazionale di riforma 2016 e al programma di stabilità 2016, concedendo all’Italia una flessibilità di bilancio pari allo 0,85% del PIL nel 2016, applicata, tra l’altro, grazie all’attivazione della “clausola per gli investimenti”  (0,25% PIL) . In cambio, la Commissione ha chiesto nuovi impegni per il 2017. L'Italia ha evitato anche, nonostante un debito alto e stabile, una procedura di infrazione per debito eccessivo ma un nuovo rapporto sull’indebitamento dell’Italia sarà pubblicato entro novembre di quest’anno. La Commissione è critica sui limitati tagli alla spesa e su una mancata liberalizzazione dei servizi e verificherà, inoltre, il rispetto della clausola per gli investimenti. Tra le principali raccomandazioni formulate all’Italia, figurano la necessità di “trasferire il carico fiscale dai fattori di produzione al consumo e al patrimonio; ridurre numero e portata delle agevolazioni fiscali e completare la riforma del catasto entro il primo semestre 2017” e quella relativa all’“accelerazione del ridimensionamento dello stock dei crediti deterioriati”.

La Commissione europea (DG Ambiente – o DG “ENV”) ha pubblicato una guida su come la pianificazione urbana e rurale può contribuire a conseguire l’obiettivo di un consumo netto di suolo pari a zero entro il 2050 (No net land take by 2050?). Si ricorda che già nel Programma generale di azione dell’Unione in materia di ambiente fino al 2020, la Commissione aveva affermato che “Le considerazioni ambientali [...] dovrebbero essere integrate nelle decisioni che riguardano la pianificazione dell’uso dei terreni in modo da renderli più sostenibili, per progredire verso il conseguimento dell’obiettivo del «consumo netto di suolo pari a zero» entro il 2050”. Un tale concetto era stato affermato anche nella Tabella di marcia verso un’Europa efficiente nell'impiego delle risorse: “entro il 2020 le strategie dell’UE terranno conto delle ripercussioni dirette e indirette sull’uso dei terreni nell’UE e a livello mondiale la percentuale di occupazione dei terreni sarà conforme all’obiettivo di arrivare a quota zero entro il 2050; l’erosione dei suoli sarà ridotta e il contenuto di materia organica aumentato, nel contempo saranno intraprese azioni per ripristinare i siti contaminati”.


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