Scheda Ance “attivita’ UE di interesse del settore delle costruzioni”

In allegato la scheda del 02 maggio 2016 su “Attività UE di interesse per il settore delle costruzioni”

Suggerimento n.233/26 del 16 maggio 2016


L’Ufficio Rapporti con l’Unione Europea di ANCE ha pubblicato una scheda di sintesi delle principali attività di interesse per il settore delle costruzioni messe in atto dall’Unione Europea.

Le tematiche in evidenza sono le seguenti:

  • Silice cristallina: la Commissione europea sembra intenzionata a proporre l’inclusione della silice cristallina, una sostanza presente in molti dei prodotti utilizzati nel settore delle costruzioni, nella direttiva sugli agenti cancerogeni (direttiva 2004/37/CE). La proposta di modifica della direttiva potrebbe essere presentata in occasione della riunione del Collegio dei Commissari europei dell’11 maggio, per poi iniziare l’iter legislativo con il coinvolgimento del Parlamento europeo e del Consiglio Ue (gli Stati membri).
  • Proposta modificata del Regolamento ‘Reciprocità negli appalti pubblici’: La Commissione europea sta sondando il Parlamento e gli Stati membri in merito alla nuova proposta relativa allo ‘strumento per gli appalti pubblici internazionali’ presentata il 29 gennaio scorso. Si tratta di un nuovo strumento che mira a scoraggiare la discriminazione verso le imprese europee nei mercati dei paesi terzi, promuovendo l’accesso agli appalti pubblici di quei paesi. Il Parlamento europeo non ha ancora deciso se riutilizzare il parere già emesso sulla precedente proposta della Commissione (è l’ipotesi più probabile - il relatore fu il Tedesco Caspary) o se ripartire da zero con un nuovo parere. Il relatore dovrebbe, in ogni caso, essere lo stesso Caspary. Ancora non è chiara la posizione degli Stati membri ma alcuni si sono già dichiarati contrari all’introduzione di qualsiasi strumento (il Governo italiano si era in passato dichiarato a favore). I lavori del Parlamento non dovrebbero comunque iniziare prima dell’estate. La FIEC (Federazione dell’Industria Europea delle Costruzioni) e l’EIC (European International Contractors) stanno lavorando a una posizione comune, molto critica sulla proposta.
  • Pacchetto sull’economia circolare: l’ Bonafé dovrebbe presentare nella riunione della commissione parlamentare “Ambiente” (ENVI) del 18 maggio le proposte di relazione sulla revisione delle direttive sui rifiuti, nel quadro del piano d’azione per l’economia circolare. Il settore delle costruzioni gioca un ruolo chiave nell’attuazione dell’economia circolare, come ricordato anche nel recente comunicato della FIEC. Per quanto riguarda la costruzione e la demolizione, si ricorda che la Commissione ha proposto una serie di azioni volte a recuperare le risorse di valore e a garantire un'adeguata gestione dei rifiuti. Inoltre, la Commissione intende facilitare la valutazione delle prestazioni ambientali degli edifici e sviluppare orientamenti in materia di pre-demolizione per incrementare il riciclaggio ad alto valore nel settore e i protocolli volontari di riciclaggio intesi a migliorare la qualità e aumentare la fiducia nei materiali edili riciclati.
  • Piattaforma europea contro il lavoro sommerso: Il Parlamento europeo e il Consiglio Ue hanno approvato la decisione che dà il via libera all’istituzione della Piattaforma europea contro il lavoro sommerso. La decisione sarà a breve pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea. La piattaforma sarà operativa già nelle prossime settimane (la prima riunione è prevista per il 27 maggio) e riunirà le autorità nazionali dell'UE preposte alla lotta contro il lavoro sommerso, quali gli ispettorati del lavoro e le autorità competenti in materia di sicurezza sociale. La FIEC è il partner sociale europeo nominato a rappresentarlo, assieme alla Federazione europea dei sindacati (EFBWW). Le parti si scambieranno tra loro le informazioni e le migliori prassi in materia di lotta al lavoro sommerso. La piattaforma promuoverà inoltre la formazione per il personale dei vari paesi e individuerà i principi comuni per le ispezioni. La piattaforma è un forum per addetti ai lavori e non un organo decisionale.
  • Ritardi di pagamento La Commissione Ue (DG GROW) ha confermato all’Ance che intende aspettare il mese di giugno (termine entro il quale il Governo italiano si era impegnato a presentare risultati concreti per la soluzione del problema) prima di procedere eventualmente con l’invio di un “parere motivato”, passo successivo della procedura di infrazione avviata due anni fa. Al momento la Commissione sta verificando che le procedure di “accettazione delle merci e dei servizi” (il “SAL” – Stato di avanzamento lavori- per il settore delle costruzioni) in essere negli Stati membri, in particolare nell’ambito dei contratti con la PA, siano conformi alla direttiva.

Si comunica, inoltre, che lo scorso 21 aprile, ha avuto luogo in seno alla commissione parlamentare “Mercato interno”, il voto degli emendamenti al rapporto d’iniziativa sulla Strategia sul mercato interno. Il voto in plenaria dovrebbe avvenire nella sessione di giugno di Strasburgo. Il documento con gli emendamenti approvati è in corso di pubblicazione. Al momento, è consultabile solo il comunicato relativo ai risultati del voto

Sito sul distacco dei lavoratori nel settore delle costruzioni. La Federazione dell’Industria europea delle Costruzioni (FIEC) e i sindacati europei (EFBWW) hanno creato, con il contributo della Commissione europea, un sito web per la diffusione delle norme sul distacco dei lavoratori nell’Unione europea. Tale iniziativa s’inquadra nell’ambito del dialogo sociale settoriale europeo. Il sito sarà aggiornato ulteriormente in seguito al recepimento della direttiva 2014/67/UE sull’applicazione della direttiva 96/71/CE sul distacco dei lavoratori, che deve avvenire entro il 18 giugno 2016.

Public Procurement Indicators 2014. Sono stati pubblicati dalla Commissione europea i dati riguardanti gli appalti pubblici nell’Unione europea nel 2014. L’Italia occupa uno degli ultimi posti nella spesa per lavori, forniture e servizi, in percentuale del PIL (Tab.2 Pag 8).

The Economic Impact of Selected Structural Reform Measures in Italy, France, Spain and Portugal. La Commissione europea, DG Affari economici e Finanziari (DG ECFIN), ha pubblicato uno studio sull’impatto delle riforme strutturali attuate in Italia, Francia, Spagna e Portogallo. Nelle conclusioni si legge che le misure adottate in Italia dovrebbero comportare, entro il 2020, un aumento del Pil dell’1.3% e un aumento dell’occupazione dell’1.5%.

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