R.E.N.T.RI. – Registro Elettronico Nazionale sulla Tracciabilità dei rifiuti
Il Ministero della transizione ecologica ha attivato la sperimentazione del nuovo sistema per la tracciabilità della circolazione dei rifiuti, c.d. R.E.N.T.Ri. (Registro Elettronico Nazionale sulla Tracciabilità dei rifiuti) nel corso della quale le imprese, per quattro mesi, potranno testare volontariamente le prime funzionalità del registro nazionale rifiuti elettronico.
Suggerimento n. 464/130 del 30 giugno 2021
Informiamo le Imprese associate che hanno l’obbligo della tenuta del registro di carico scarico rifiuti e cioè, per il nostro settore, i seguenti soggetti:
- le imprese che effettuano con impianti autorizzati operazioni di recupero rifiuti (fissi o mobili) e/o gestiscono impianti autorizzati di smaltimento di rifiuti;
- le imprese e gli enti produttori iniziali di rifiuti pericolosi, per esempio, manufatti in cemento-amianto (CER 170605*); terre contaminate provenienti da bonifiche (CER 170503*); filtri dell’olio (CER 160107*); filtri gasolio (CER 160107*); oli minerali esausti (CER 130205*); oli sintetici esausti (CER 130206*); batterie al piombo esauste (CER 160601*);
- le imprese che trasportano i propri rifiuti pericolosi fino a 30 chilogrammi o 30 litri al giorno di cui all'articolo 212, comma 8, del D.Lgs 152/06 e s.m.i. (obbligo di iscrizione in categoria 2-bis dell’Albo Gestori Ambientali “procedura semplificata”);
- le imprese che trasportano i propri rifiuti pericolosi oltre i 30 chilogrammi o 30 litri al giorno di cui all'articolo 212, comma 5, del D.Lgs 152/06 e s.m.i. (obbligo di iscrizione in categoria 5 dell’Albo Gestori Ambientali);
che il Ministero della transizione ecologica ha dato inizio alla realizzazione di uno dei progetti che rientrano negli obiettivi del PNRR attivando la c.d. sperimentazione del nuovo sistema per la tracciabilità della circolazione dei rifiuti, c.d. R.E.N.T.Ri.
A partire da fine giugno, e per almeno quattro mesi, le imprese potranno testare volontariamente le prime funzionalità del registro nazionale rifiuti elettronico.
Dal 1° giugno u.s. è stata pubblicata la home page del R.E.N.T.Ri (www.rentri.it) ed in particolare è attiva la sezione riservata al Laboratorio Sperimentale per la Prototipazione Funzionale.
L’iniziativa della sperimentazione volontaria sorge dalla necessità di attuare le Direttive Comunitarie che indicano in un registro elettronico nazionale un tassello fondamentale per l’economia circolare in quanto è uno strumento gestionale strategico per la necessaria conoscenza delle quantità e della qualità dei rifiuti prodotti e avviati a trattamento.
In pratica, le imprese che hanno l’obbligo della tenuta del registro di carico scarico rifiuti e che vorranno verificare volontariamente la funzionalità e la fruibilità di alcune delle nuove funzioni digitali del “Registro elettronico nazionale dei Rifiuti” ed in particolare vorranno accertare l’effettiva interoperabilità con i propri sistemi gestionali attualmente in uso nelle proprie aziende potranno, con il supporto dell’Albo Nazionale dei Gestori Ambientali, di Unioncamere e del sistema camerale italiano, utilizzare un prototipo ad hoc semplificato per costatare il corretto funzionamento del R.E.N.T.Ri.
L’opportunità di procedere ad una sperimentazione è stata più volte rappresentata al Ministero e all’Albo NGA da parte del mondo imprenditoriale durante le fasi di consultazione con le Associazioni di categoria in merito alla proposta del nuovo regolamento di disciplina del Registro Elettronico Nazionale dei Rifiuti.
Nasce quindi la necessità di garantire l’effettiva interoperabilità dei sistemi gestionali con il Registro elettronico rifiuti al fine di superare eventuali difficoltà operative alle imprese che hanno l’obbligo della tenuta del registro di carico scarico rifiuti.
Detta sperimentazione consentirà anche la realizzazione dell’informatizzazione degli adempimenti di registrazione dei rifiuti al fine di ottimizzare e ridurre al minimo le attività manuali da parte delle imprese in quanto, a regime, saranno i sistemi informativi a comunicare le informazioni previste dalla legge.
Il prototipo sperimentale consentirà quindi alle imprese, tenute all’iscrizione al Registro Elettronico Nazionale dei rifiuti, di poter sperimentare in maniera pratica le procedure operative che, con l’applicazione della nuova disciplina, diventeranno prassi quotidiana per la gestione degli adempimenti di tracciabilità e quindi di registrazione dei rifiuti.