Bando riqualificazione energetica per edifici pubblici di piccoli Comuni

La Regione Lombardia ha approvato il primo bando per l’erogazione di contributi per la riqualificazione energetica di edifici pubblici di proprietà di piccoli Comuni, unioni di Comuni, Comuni derivanti da fusione e Comunità Montane, previsti dai finanziamenti europei POR FESR 2014-2020.

Suggerimento n. 371/91 del 3 agosto 2015


Informiamo le imprese che la Regione Lombardia ha approvato con la Dgr 24 luglio 2015 n. X/3904 (sul BURL n. 31, serie ordinaria, del 30 luglio 2015) un bando per la riqualificazione energetica degli edifici pubblici di proprietà di piccoli Comuni, unioni di Comuni, Comuni derivanti da fusione e Comunità Montane.

Il bando è stato approvato nell’ambito dei finanziamenti europei POR FESR 2014-2020 e ha come obiettivo la riduzione dei fabbisogni energetici e delle emissioni di CO2 degli edifici pubblici esistenti di proprietà di Enti locali più piccoli e non soggetti ai vincoli del Patto di Stabilità Interno, attraverso la riqualificazione energetica ed integrazione delle fonti energetiche rinnovabili del patrimonio edilizio pubblico.

La dotazione finanziaria è di € 7.000.000,00 e ne potranno usufruire i seguenti soggetti beneficiari:

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i Comuni lombardi con popolazione fino a 1.000 abitanti;

   

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le Unioni di Comuni che svolgono in forma associata la gestione del patrimonio edilizio;

   

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i Comuni nati da fusione di Comuni lombardi che si sono realizzate a partire dall’anno 2011;

   

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le Comunità Montane.

   

Il contributo, erogato a fondo perduto in due rate, sarà pari al 90% dell’intervento ammissibile con un massimo di € 250.000,00 per ciascun intervento ammesso.

Gli interventi di riqualificazione energetica dovranno riguardare entrambe le componenti edificio-impianto, anche mediante demolizione e ricostruzione, di edifici che consentano di migliorare la prestazione energetica di edifici di proprietà pubblica, dotati di impianto termico e destinati all’uso pubblico.

Saranno ammessi al contributo al massimo due edifici per Comune di classe energetica D, E, F o G, secondo il nuovo sistema di classificazione introdotto dai decreti ministeriali 26 giugno 2015, attuativi della Direttiva 2010/31/CE (vedi Suggerimenti n. 354/2015, n. 355/2015 e n.357/2015).

Saranno invece esclusi dal contributo:

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gli interventi su edifici adibiti a residenza o assimilabili;

   

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gli interventi per la cui realizzazione sia già stata indetta la gara di appalto al momento della conferma di prenotazione del contributo;

   

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gli interventi di ampliamento o ricostruzione su terreni precedentemente non edificabili, si presume in forza del principio della riduzione del consumo di suolo (LR 31/2014).

   

Inoltre, ai fini dell’ottenimento del contributo, i progetti dovranno essere almeno allo stadio preliminare, essere corredati da diagnosi energetica e da certificato energetico allo stato di fatto, redatto secondo la nuova normativa.

I progetti dovranno prevedere l’adeguamento dell’edificio al rispetto dei requisiti minimi prestazionali previsti dai Decreti Ministeriali 26 giugno 2015, una riduzione di almeno il 30% dell’indice di prestazione energetica globale non rinnovabile e una riduzione almeno del 20% dell’indice di prestazione energetica globale totale, rispetto a quello dello stato di fatto dell’edificio.

Per quanto riguarda la componente impiantistica, è esclusa l’alimentazione a gasolio dell’impianto di climatizzazione (ad eccezione delle aree non servite dalla rete metano) e la trasformazione di impianti centralizzati in impianti autonomi.

Inoltre, i progetti non potranno prevedere l’utilizzo di impianti di climatizzazione invernale alimentati a biomassa solida, ad eccezione delle caldaie che rispettano requisiti di cui all’Allegato I al DM 28 dicembre 2012, e limitatamente alle aree al di sopra dei 300 m s.l.m. di quota (DGR 7635/2008).

Il contributo sarà erogato a sportello secondo le modalità stabilite da un prossimo bando che sarà emanato dalla Direzione Generale Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile di Regione Lombardia.

Il contributo verrà concesso solo ad esito positivo dell’istruttoria (alla quale dovrà essere allegato il progetto preliminare dell’intervento, la diagnosi energetica dell’edificio e il preventivo dei costi) entro 30 giorni dal ricevimento della domanda, fatta salva la possibilità di richiesta di integrazione della documentazione, il cui termine per la risposta non potrà comunque superare i 15 giorni dalla citata richiesta.

Saranno ammesse al contributo le spese sostenute, a decorrere dal 1° gennaio 2014, per:

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incarichi di progettazione definitiva ed esecutiva;

   

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diagnosi energetica, certificazione energetica ante e post operam;

   

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direzione lavori, sicurezza, collaudo, retribuzione ex art. 92, comma 5, del d.lgs. 163/2006;

   

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interventi di efficientamento dei servizi di climatizzazione invernale ed estiva, di illuminazione e di trasporto (ascensori), di acqua calda sanitaria, che interessino l’involucro dell’edificio ed i suoi impianti tecnologici;

   

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costi polizza fideiussoria;

   

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cartellonistica su origine del finanziamento pubblico;

   

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IVA qualora non recuperabile o compensabile.

   

Per l’erogazione del contributo è previsto un acconto pari al 40% che, a scelta dell’Ente Locale, verrà liquidato in base alle seguenti opzioni:

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opzione A: alla presentazione del progetto esecutivo e fideiussione, dopo massimo 180 giorni dalla comunicazione di ammissibilità e prenotazione contributo;

 
 

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opzione B: ad avvenuta aggiudicazione della gara, previa presentazione del progetto esecutivo e della documentazione attestante l’assegnazione del lavori, dopo massimo 360 giorni dalla comunicazione di ammissibilità e prenotazione contributo.

   

Il saldo verrà erogato a seguito del collaudo, previa rendicontazione delle spese sostenute, entro:

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720 giorni dalla data di erogazione della prima rata, nel caso di Opzione A;

   

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540 giorni dalla data di erogazione della prima rata, nel caso di opzione B.

   

Il contributo è cumulabile con altre forme pubbliche di contribuzione comunitarie, statali, regionali o provinciali, purché il cumulo dei contributi non superi l’ammontare massimo delle spese ammissibili e nel rispetto dei regolamenti comunitari.

Da contatti informali con gli Uffici della Direzione Generale Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile, lo sportello per la presentazione dei progetti dovrebbe essere attivato probabilmente a partire dal prossimo 15 ottobre.

Sarà nostra cura tenere informate le imprese in merito alla pubblicazione del bando con le modalità operative per l’apertura dello sportello e di conseguenza sulla data effettiva di attivazione dello stesso.


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