Accordo di programma Bando ricerca e innovazione – Misure A e B

Approvate nell’ambito dell’AdP tra Regione Lombardia e Unioncamere Lombardia le misure A e B del bando Ricerca e innovazione 2015

Suggerimento n.443/64 del 8 ottobre 2015


Si informano le imprese interessate che la Direzione Generale alle Attività produttive, Ricerca e Innovazione di Regione Lombardia ha approvato il Decreto del Dirigente della Struttura Ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico n. 6637/2015 recante: “Accordo di programma per lo sviluppo economico e la competitività del sistema lombardo: approvazione “Bando ricerca e innovazione – Edizione 2015 - misure A e B”.

Il provvedimento ha lo scopo di stimolare progetti di ricerca per la creazione e lo sviluppo di nuove tecnologie digitali (MISURA A) e per l’insediamento di imprese lombarde, italiane e straniere in incubatori (MISURA B), mediante l’assegnazione di voucher alle MPMI lombarde.

Il bando si muove all’interno del quadro definito dalla S3 (Smart Specialisation Strategy) di Regione Lombardia in tema di Ricerca e Innovazione, con la Regione ha definito le 7 aree di Specializzazione (Aerospazio, Agroalimentare, Eco-industria (il settore delle costruzioni ricade in questa area), Industria della salute, Industrie creative e culturali, Manifatturiero avanzato e Mobilità sostenibile). In particolare, il bando intende:

  • stimolare l’innovazione tecnologica di processo e di prodotto, tramite la creazione di nuove tecnologie digitali;
  • supportare l’avvio di start up ad alto potenziale innovativo favorendone l’insediamento presso incubatori di imprese.

Gli interventi finanziati devono essere realizzati in Lombardia e devono obbligatoriamente riguardare o portare valore aggiunto a una delle aree di specializzazione.

La misura A si rivolge alle MPMI aventi sede legale e/o sede operativa in una provincia lombarda (sono comunque escluse le società semplici che non svolgono attività commerciale); la misura B, invece si rivolge a:

  • Start up: imprese iscritte e attive al Registro Imprese da non più di 48 mesi dalla data di pubblicazione del bando che siano in possesso di tutti i requisiti richiesti;
  • Aspiranti imprenditori: persone fisiche che si impegnino, entro 90 giorni dalla data di pubblicazione sul BURL del decreto di assegnazione del contributo, a costituire un’impresa divenendone legali rappresentanti;
  • Imprese straniere: imprese aventi sede all’estero che si impegnino ad insediarsi presso un incubatore lombardo tra quelli ritenuti ammissibili entro 90 giorni dalla data di pubblicazione sul BURL del decreto di assegnazione del contributo e a mantenere tale insediamento ai fini dell’erogazione del contributo.

La dotazione finanziaria complessiva risale a € 2 milioni (€ 1,5 milioni messi a disposizione da Regione Lombardia e € 500mila dalla CCIAA di Milano) che sarà così ripartita:

(*) risorse riservate alle imprese con sede legale/operativa in provincia di Milano,

(**) risorse riservate a imprese con sede legale/operativa in provincia di Milano e/o che si insediano presso incubatori certificati o di derivazione universitaria con sede nella provincia di Milano e/o aspiranti imprenditori che si insediano in incubatori sopradescritti e che costituiscano imprese con sede legale ed operativa in provincia di Milano.

L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto di importo fisso (voucher) a copertura delle spese sostenute (al netto di IVA) per la realizzazione degli interventi così come declinati nel seguito. Ogni soggetto richiedente potrà presentare una sola richiesta di contributo per ogni misura, fino ad un massimo di 2 richieste complessive per il presente bando.

Le spese ammissibili, per entrambe le misure, dovranno possedere i seguenti requisiti:

  • Servizi: le spese per l’acquisizione dei servizi devono essere effettuate sulla base di contratti redatti in forma scritta.
  • Investimenti: l’acquisto di beni strumentali e attrezzature è ammissibile a condizione che gli stessi siano stati consegnati e installati presso la sede per la quale è stato richiesto il contributo, ovvero in altre aree, purché indispensabili e funzionali alla realizzazione e alle finalità del progetto. I beni acquistati per la realizzazione del progetto devono essere di nuova fabbricazione. Sono ammissibili le spese per acquisto e/o leasing di impianti e macchinari, attrezzature tecnologiche, strumentazione informatica pertinenti alla realizzazione del progetto; nel caso di locazione finanziaria le spese sono ammissibili limitatamente alla sola quota capitale e alle rate del leasing che risultano quietanzate al momento della rendicontazione, con esclusione dell’IVA e di tutti gli altri oneri accessori.

Non sono ammesse a rendicontazione le spese relative a:

  • beni e servizi forniti da società controllate e/o collegate e/o con assetti proprietari sostanzialmente coincidenti;
  • industrializzazione dei prototipi e dei progetti sviluppati;
  • adeguamenti a obblighi di legge: gli interventi del progetto devono essere aggiuntivi e di ulteriore miglioramento rispetto ai limiti di legge e alle norme vigenti;
  • materiale di consumo e minuterie;
  • acquisto di macchinari e impianti di produzione se non espressamente e direttamente finalizzati al raggiungimento degli obiettivi del progetto;
  • costi di manutenzione (ad esclusione delle spese di pulizia previste dalla misura B);
  • acquisto e locazione di terreni e fabbricati;
  • servizi continuativi, periodici, o connessi alle normali spese di funzionamento dell'impresa (come la consulenza fiscale ordinaria, i servizi regolari di consulenza legale e le spese di pubblicità);
  • realizzazione di opere tramite commesse interne;
  • consulenza per la stesura e la presentazione della domanda e del progetto;
  • consulenze, servizi e prodotti fornite da soci;
  • spese notarili e oneri accessori.

 

Misura A

La misura A intende favorire la realizzazione di progetti per la creazione e lo sviluppo di nuove e innovative tecnologie e servizi digitali che abbiano una ricaduta diretta in una delle seguenti aree tematiche:

  • Agroalimentare;
  • Eco-industria: progetti basati su tecnologie IoT (Internet of things) per:
    • la gestione ottimale delle risorse ambientali (gestione integrata ciclo dell’acqua, gestione ciclo dei rifiuti);
    • il monitoraggio e la riduzione dell’impatto sull’ambiente delle attività produttive;
    • la riduzione, il monitoraggio e l’ottimizzazione dei consumi energetici in ambito industriale-manifatturiero;

Ad esempio: tecnologie digitali applicate alle fasi di raccolta, trasporto, trattamento e smaltimento dei rifiuti materiali; integrazione di più dispositivi per il controllo automatizzato e dinamico dei carichi.

  • Industrie creative e culturali: progetti basati su tecnologie IoT rivolti ai settori del design e dell’architettura che permettano di ridisegnare l’ambiente di vita (casa, ambiente di lavoro, ambienti pubblici) in modo da promuovere e garantire l’inclusione, la sicurezza, il benessere, la salute e l’eco-sostenibilità. Tecnologie IoT per supportare la visita e la gestione di luoghi di interesse turistico (es. tag NFC a supporto di visite a musei), per preservare il patrimonio culturale (es. sistemi di monitoraggio dello stato di “salute” di un edificio storico), sviluppo di sistemi di “realtà aumentata”, a scopo didattico e culturale.
  • Manifatturiero avanzato: applicazione di tecnologie IoT ai sistemi di produzione per:
    • o migliorarne la flessibilità, la capacità di interazione con l’operatore umano, la qualità del processo produttivo, la sicurezza (es. macchine sensibili al contesto in cui operano, in grado di rilevare informazioni in tempo reale, comunicare tra loro e prendere decisioni);
    • o supportare la raccolta, l’integrazione e, in particolare, l’elaborazione e la visualizzazione di grandi quantità di dati (Big Data), caratterizzati da grande volume, varietà e velocità;
    • o innovare i processi di manutenzione e controllo grazie alla raccolta, l’elaborazione e l’analisi di dati a supporto dei processi di manutenzione (es. manutenzione predittiva, a distanza ecc.).
  • Mobilità sostenibile: tecnologie e servizi IoT per supportare la mobilità pubblica riducendone l’impatto ambientale e/o migliorando il servizio ai cittadini (es. trasporto pubblico locale), progetti a supporto della gestione del traffico privato e dei parcheggi, progetti volti a ottimizzare la logistica di merci e persone “last-mile” all’interno delle aree urbane, e in entrata e in uscita dai centri urbani, servizi volti a promuovere forme innovative/alternative di trasporto caratterizzate da maggiore sostenibilità, soluzioni per il monitoraggio dei flussi di persone (es. in corrispondenza di grandi eventi, al fine di gestire in modo appropriato la mobilità ed eventuali servizi aggiuntivi).
  • Industria della salute: sviluppo di nuove tecnologie digitali nell'area della salute e del benessere, sviluppo di servizi di e-sanità a livello sovra/regionale, locale e individuale. Nuove tecnologie digitali per migliorare la qualità di vita e la cura della popolazione anziana, attraverso lo sviluppo di nuovi sistemi e servizi finalizzati ad agevolare la mobilità, il prolungamento della vita attiva, la permanenza a domicilio e ridurre l'isolamento sociale. Sostegno all'inclusione di categorie a rischio e prevenzione di forme di disagio sociale, attraverso lo sviluppo di servizi innovativi basati sull'impiego di tecnologie digitali e diretti alla soluzione dei problemi delle categorie più deboli o svantaggiate.
  • Aerospazio.

Entità del contributo

(*) sommatoria delle spese ammissibili obbligatoriamente da sostenere a pena di decadenza dal contributo

La misura A è riservata alle imprese che operano nel settore delle tecnologie digitali e svolgono un’attività classificata con i seguenti codici ATECO 2007 primario: divisioni 26, 27, 58, 59, 60, 61, 62 e 63. La classificazione dell’attività economica svolta con uno dei codici ATECO 2007 primario indicati non è tuttavia vincolante. Infatti, la valutazione della effettiva operatività nel settore delle tecnologie digitali è demandata al Nucleo di Valutazione Tecnica che terrà conto sia dell’attività prevalente dell’impresa, sia dell’autocertificazione del richiedente circa l’esperienza maturata in questo settore.

Misura B

La misura intende supportare l’avvio di start up ad alto contenuto tecnologico che intendano insediarsi presso un incubatore certificato o di derivazione universitaria presente nel territorio lombardo. È previsto un contributo a fondo perduto di importo fisso (voucher) a parziale copertura del costo sostenuto per l’utilizzo degli spazi dell’incubatore (affitto) e dei servizi specialistici di incubazione. Per poter usufruire del contributo, l’impresa dovrà dimostrare di essersi insediata all’interno dell’incubatore a partire dalla data di pubblicazione del Bando.

Entità del contributo

Nota alla tabella: il soggetto richiedente può scegliere solo una tra le sottomisure indicate

Le imprese potranno presentare la domanda in forma esclusivamente telematica dalle ore 14.30 del 13 ottobre 2015 fino al momento in cui risulteranno esaurite le risorse stanziate (comprensive di quelle previste per la lista d’attesa) e, comunque, entro e non oltre le ore 12.00 del 26 febbraio 2016, utilizzando esclusivamente la modulistica disponibile su www.bandimpreselombarde.it accessibile anche dai siti internet www.regione.lombardia.it, www.unioncamerelombardia.it e dai siti delle Camere di Commercio Lombarde.

Allegato:

Accordo di Programma